Vital Concept – B&B Hotels, Rolland felice della scelta: “Sarò in grado di fare ciò che mi piace”

Pierre Rolland è uno dei fiori all’occhiello del ciclomercato della Vital Concept – B&B Hotels. Tornato nella categoria Professional dopo tre anni negli USA alla corte di Jonathan Vaughters, il 32enne francese è pronto a rilanciarsi. Affascinato da questo progetto, nato solo l’anno scorso, ha deciso di abbracciarlo per poter diventare un valore aggiunto grazie alla sua esperienza e per poter dare un contributo importante alla crescita del gruppo.

“La scelta è stata abbastanza facile – racconta a Ouest FranceIl progetto di Jérôme Pineau è quello che mi ha invogliato di più. Mi ha parlato della sua squadra, della sua visione, del ruolo che avrei avuto nella squadra. Il modo in cui ha costruito la sua squadra in un anno mi è piaciuto molto. È un progetto solido, volevo dare il mio contributo. Jerome è un giovane manager, fresco. Penso che sia un bene per il ciclismo. È necessario rinnovare e fare spazio”.

Rolland ha aggiunto che quindi “non era una priorità” tornare a correre in Francia, ma che lo era trovare un progetto che gli si addicesse e in cui avere un “buon ruolo”. Per quanto riguarda le stagioni alla EF-Drapac, nonostante le difficoltà, aggiunge che “è stata una bella esperienza, molto gratificante da un punto di vista personale” ha aggiunto.

Il suo obiettivo principale per la prossima stagione è quello di “brillare quando la strada sale”, provando ad “essere presente tutto l’anno, nelle competizioni più difficili e nelle gare a tappe”. Tuttavia, il programma è ancora da definire, anche perché molto dipenderà dagli inviti alle corse WorldTour: “Spero che ci sarà dato il tempo di mettere in mostra la maglia e metterci alla prova prima della consegna degli inviti. Quindi i ruoli si delineeranno lentamente nel corso della stagione in modo naturale”.

Dopo dieci Tour de France di fila, Rolland spera di poterci essere ancora: “Speriamo di esserci, faremo tutto il necessario. Speriamo solo che gli inviti non cadano il 1° gennaio”. Senza uomini di classifica da coadiuvare, potrà godere di ampia libertà in corsa: “Avrò più libertà non appena la strada sarà in collina o in montagna. Sarò in grado di fare ciò che mi piace: partire da lontano, per provare degli exploit. Quello che più mi si addice. Non avrò un leader da accompagnare fino all’ultima salita. Troverò una forma di libertà che mi corrisponde al 100%” conclude.

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